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Berlino 1944 La dottoressa Hessa a rapporto . 2 - quarto capitolo -
di gilso
08.10.2021 |
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"Il primo a buttarsi sulle Donne appese fu il ragazzo dalle labbra gonfie e perennemente gocciolanti di saliva che a cazzo ritto si mise a succhiare le tette di..."
Dormirono solo poche ore quella notte le due infermiere poi al mattino si ritrovarono con Claus e Albert in sala di ricreazione per la colazione , qualche battutina e qualche risatina a riguardo della notte appena trascorsa poi prima delle dieci tutti riuniti nell'ufficio della dottoressa per nuovi ordini . Bussarono ed entrarono , fecero il saluto militare rivolto al fuhrer ed attesero .
Hessa rispose al saluto stando seduta li guardò poi disse .
Prima di sera varrà a farci visita il capitano L'Uber dell'ufficio centrale della AGHESTAPO di Berlino , verrà per trattenersi con le prigioniere .
Messo al corrente per telefono dalla dottoressa Hessa dell'insuccesso della notte precedente a riguardo della prima prigioniera trattata il capitano L'Uber decise di partecipare attivamente al caso presenziando lui stesso .
L'Uber soldato del terzo reich aguzzino di prima categoria Hessa lo conosceva già , gli fu presentato una sera ad una festa di partito , Uomo di cinquanta anni non molto alto , magro e dagli occhi grigi che parevano di ghiaccio che con i suoi metodi cruenti di prigionieri ne aveva fatti parlare , lo conobbe diventando una sua cara amica .
Il capitano pensò ad un metodo inconsueto di trattare quel caso , per telefono le disse che pur avendo riguardo per le prigioniere in caso di uno scambio loro dovevano parlare , le consigliò di avvalersi di soggetti ricoverati nell'ospedale , quelli che secondo lei facevano più ribrezzo e di raggrupparne una decina per quella notte , di tenerli pronti con le mani legate dietro alla schiena e di preparare nella stanza di riflessione le due prigioniere nude e legate ai polsi all'alto del soffitto .
Sarà fatto , sarà tutto pronto al suo arrivo , disse la dottoressa alla fine della telefonata .
Ora mi scorterete attraverso le corsie dell'ospedale , disse ai suoi collaboratori la dottoressa , faremo visita ai pazienti e ad ogni mio segnale prenderete nota del soggetto indicato , una decina i soggetti che indicherò e che voi più tardi raggrupperete in una stanza in attesa del loro trasferimento qui attraverso il tunnel sotterraneo .
Detto questo l'autoritaria Hessa si alzò dalla sua scrivania e prendendo il frustino di cuoio nero in mano usci seguita dai suoi collaboratori .
Quell'ospedale noto per curare pazienti con problemi mentali col tempo si trasformò diventando in parte degenza per soldati feriti in guerra ed in parte ospedale civile ed in piccola parte ricovero momentaneo di persone malate di mente o non fisicamente perfette , persone che secondo i piani di sterminio di Hitler sarebbero mandate poi in un campo di concentramento .
Col passo spedito i cinque raggiunsero il reparto maschile di loro interesse , ordinarono ai due infermieri presenti nel reparto di allontanarsi e si richiusero la porta alle spalle .
A prima vista dovevano essere una ventina i pazienti ricoverati in quel reparto , chi nei loro letti , chi in piedi appoggiati alla parete , chi a camminare nervosamente nel corridoio fra i letti come zombi .
Camminando lentamente fra le due fila di letti Hessa col frustino iniziò a indicare i soggetti che secondo lei le sarebbero serviti al caso , i primi tre ad essere indicati col frustino furono quelli appoggiati al muro , tutti e tre anziani con evidenti problemi di tremolii alle gambe e alle mani , altri quatto ne vennero scelti , i quattro che al loro arrivo terrorizzati si rifugiarono in un angolo , due di questi piccoli di statura ricurvi su se stessi con la gobba sulla schiena , entrambi sulla quarantina d'anni li scelse per un senso di piacere personale : vederli così conciati la eccitava .
Gli altri due , giovanissimi , li scelse perche deformi sulla faccia , uno con una grossa cisti sulla guancia destra che gli arrivava fino a coprirgli l'occhio destro , l'altro con le labbra gonfie all'inverosimile ed una bava continua che gli scendeva , gli altri tre li scelse scrutando i visi che fuoriuscivano dalle coperte di chi era restato nel letto .
Il primo , un Uomo di una quarantina di anni lo scelse vedendo i suoi monconi di braccia uscire dalle coperte , il secondo di una cinquantina di anni di grossa mole lo scelse vedendo la sua faccia da orco , l'ultimo magrissimo con dei denti fuori misura che gli uscivano dalle labbra , questo di circa una trentina di anni , lo scelse per il ribrezzo che emanava .
Il suo compito era finito , ora toccava ai suoi quattro collaboratori eseguire il resto del programma .
Li lasciò dicendo loro di prepararli come detto poi di rientrare nel loro padiglione a preparare le due prigioniere , di lavarle dalla sporcizia che avevano accumulato in quei giorni e legarle per i polsi in punta di piedi alle catene che scendevano dal soffitto della stanza di riflessione .
I quattro si organizzarono , da prima fecero un sopraluogo giù nei sotterranei dell'ospedale dove sapevano esserci delle stanze adibite a magazzino ma che per la maggior parte del tempo restavano vuote e ne requisirono una prendendosi le chiavi , poi ritornati sui loro passi con l'aiuto dei due infermieri addetti a quel reparto a furia di spintoni radunarono i dieci soggetti indicati dalla dottoressa mettendoli in fila nel corridoio .
Non capivano quelli , non capivano ma a suon di botte li seguirono quegli strani individui che li avevano destati dal loro mondo .
A chiudere la fila che si dirigeva verso la scala che portava ai sotterranei dell'ospedale Claus e Albert .
I malcapitati in pochi minuti si ritrovarono in un ambiente freddo e buio dove all'interno vi erano solo coperte ed asciugamani su di uno scaffale , le due infermiere , non per il loro buon cuore ma solo per non farli morire di freddo li coprirono con delle coperte poi se ne andarono lasciandoli rinchiusi alla flebile luce di una lampadina appesa al soffitto .
Ritornarono al loro distaccamento e tutti e quattro salirono le scale che portavano alle prigioniere e le liberarono che erano quasi in ipotermia , il freddo di quelle celle le aveva quasi congelate e a fatica si reggevano sulle gambe , il tremolio incessante dei loro corpi e soprattutto delle loro mandibole impediva loro di sbiascicare qualunque parola e le braccia
anchilosate dalla costrizione dietro alla schiena le erano diventate insensibili , insensibili come le loro meningi che avevano cessato di ragionare .
Ora vi rimetteremo in sesto non preoccupatevi .
Disse sarcastica Helga prendendo Irma per i capelli trascinandosela dietro per tutto il tragitto che portava nella stanza da bagno dove vi era il tubo di gomma usato tempo prima per Carin la sorella .
Helena lasciò il compito del trasferimento della madre ai due energumeni che la presero di peso sotto alle ascelle .
Furono gettate col tubo dell'acqua ad alta pressione facendole rinvenire da quel torpore agli arti e dopo essere state lavate ed asciugate nude come erano portate nella stanza di riflessione dove vi era Carin alla gogna e le immobilizzarono legandole come dei salami appesi , solo le punte dei piedi toccavano terra .
Le tre prigioniere si guardarono senza dire una parola , distrutte dalle angherie subite intuivano che quella doveva essere la loro fine .
Arrivò la sera ed arrivò anche il capitano L'Uber con tanto di borsa degli attrezzi in mano , salutò col braccio alzato i quattro infermieri che lo attendevano sulla porta del reparto poi guidato da questi raggiunse l'ufficio della dottoressa Hessa che seduta alla sua scrivania lo attendeva .
I quattro infermieri attesero fuori , Hessa e L'Uber si salutarono facendo il saluto militare poi si accomodarono .
Dunque dottoressa a che punto siamo con le prigioniere ? chiese il capitano .
Vede capitano , ieri notte abbiamo tentato di far parlare la ragazza più giovane con sistemi poco invasivi ma senza risultati .
Lo informò andando sul dettaglio di come si era svolta quella seduta e di cosa avevano praticato a quella ragazza andando nei minimi particolari .
Bene ! disse il capitano aprendo il borsone di cuoio nero che si era portato .
Ci frugò dentro poi , da prima estrasse da questo un quaderno , poi un piccolo astuccio contenente delle fiale .
Queste faranno al caso nostro , disse L'Uber mostrando alla dottoressa le fiale , si tratta di una sostanza eccitante che inietteremo ai dieci pazienti che porteremo alle prigioniere , sostanza che farà scattare in loro la libidine fino al limite cercando uno sfogo , sfogo difficile da ottenere avendo le mani legate dietro alla schiena .
Si butteranno sulle prigioniere come animali , le morderanno cercando il piacere , chi riuscirà avrà rapporti con loro , ma solo come bestie : sarà solo sofferenza per le tre .
L'effetto è immediato e può durare anche più di tre ore , io proporrei di iniettare loro questa sostanza poco prima di farli entrare dalle prigioniere .
Ora vorrei visitare le tre prigioniere , disse il capitano .
Certamente , rispose Hessa .
Con a seguito i quattro infermieri entrarono nella sala di riflessione .
Perfetto esultò il capitano nella sua divisa nera da alto gerarca vedendo le due Donne appese come delle candele alle catene che scendevano dal soffitto e alla terza alla gogna , con aria di sfida e disprezzo si avvicinò alle due Donne appese con la punta dei pedi che toccava terra e gli si mise di fronte mostrando il quaderno dalla copertina nera che teneva in mano , lo picchiettò diverse volte sulla loro faccia poi disse .
Prima che io esca da questa stanza su questo quaderno dovranno esserci scritti dei nomi che voi ben conoscete , voglio sapere chi sta tramando alle spalle di Hitler .
Questa è la vostra ultima occasione , parlate o soffrirete fino a morire .
Sapendo fare il proprio lavoro puntò sul cuore di mamma , si avvicinò ad Hania la madre delle due ragazze e le sussurrò .
Non pensi al futuro delle tue figlie , a non farle soffrire , è questo che vuoi .
Hania sempre più sconvolta con un filo di voce balbettante disse di non saperne niente , poi , cercando una scappatoia a quella situazione disse solo di essere a conoscenza dei noni degli amici del marito , dei pochi amici che frequentavano .
Voglio i loro nomi , urlò strizzandole i capezzoli .
Hania dopo l'acuto urlo di dolore disse alcuni nomi facendo infuriare ulteriormente il capitano .
Questi li conosciamo già le urlò .
Fece due passi ed andò di fronte a Irma la figlia maggiore ed afferrandogli i capezzoli iniziò a stringerli con rabbia facendola soffrire ma Irma era una dura , sopportò senza un lamento quel sopruso .
Vedo che sei una bella Donna , desiderabile , potresti avere tutto ed invece sei qui in attesa di soffrire , confessa i nomi di chi era a contatto di tuo padre e ti libereremo , libereremo tutte e tre .
Noi non sappiamo niente , liberateci , disse Irma rassegnata .
Senza dire una parola il capitano usci seguito dalla dottoressa e dai quattro infermieri poi in corridoio fecero il punto della situazione .
Ora prendete queste dieci fiale da iniettare ai dieci degenti dell'ospedale e dopo avergliele iniettate portateli in questo corridoio in attesa il mio arrivo , disse ai quattro infermieri .
Io e la dottoressa aspetteremo in ufficio , aggiunse .
Usando anche la forza gli infermieri fecero le iniezioni ai pazienti poi attraverso il fatidico tunnel sotterraneo li condussero nel corridoio .
In ufficio Hessa e il capitano discorrevano della guerra e di come sarebbe andata a finire quando li sentirono arrivare , attesero qualche minuto poi salirono .
I dieci pazienti già pronti e su di giri , nudi con la mani legate dietro alla schiena e col cazzo in erezione si urtavano uno contro l'altro spinti da Claus e Albert nel cercare di stare uniti .
Aprite e fateli entrare , ordinò il capitano , noi resteremo a guardare , aggiunse con un ghigno sadico .
Uno alla volta furono spinti dentro e loro sgranarono gli occhi quando le videro .
Il primo a buttarsi sulle Donne appese fu il ragazzo dalle labbra gonfie e perennemente gocciolanti di saliva che a cazzo ritto si mise a succhiare le tette di Hania come un vitello in cerca di latte , succhiava e mentre succhiava si strusciava il cazzo eccitato sulle sue cosce come un cane in calore .
Il secondo fu il ragazzo della grossa cisti sotto l'occhio destro ad intervenire e a prendere di mira il seno di Irma , il terzo , quello senza la metà delle braccia preferì andarle dietro ad Irma puntandole il cazzo in mezzo alle terga cercando una via .
I due piccoli gobbetti entrambi molto dotati di cazzo andarono da Carin alla gogna , uno a sbatterglielo in faccia facendoselo succhiare , l'altro a tentare un rapporto alla pecorina .
Quello magro coi denti che gli uscivano dalle labbra preferì la figa .
Si inginocchiò ai piedi della statuaria Irma e col cazzo del ragazzo che le succhiava le tette sulla testa cercò di separarle le gambe ma avendo le mani legate dietro la schiena gli venne impossibile facendolo innervosire sempre più .
E questo il capitano lo sapeva , era un misto di droghe quel liquido iniettato ai pazienti , un liquido già testato precedentemente in una sua seduta punitiva a Berlino .
Col naso e la bocca quell'Uomo coi denti da topo spingeva quelle cosce ben tornite ma Irma era impenetrabile , inespugnabile fino a quando con le sue zanne quell'Uomo non la morse in mezzo alle cosce facendola urlare di dolore e nello stesso tempo aprire le gambe che teneva serrate .
Ora poteva accomodarsi sotto di lei , a bocca spalancata coi denti che la pungevano si mise a leccarle la figa mentre i tre vecchietti con gli occhi fuori dalle orbite , dovuto questo dalla pressione sanguigna dovuta della droga , cercavano spazio , il tremolio alle gambe ed alle braccia gli era passato ed ora combattevano coi loro cazzi duri nel tentativo di raggiungere la pelle delle Donne appese .
Iniziarono a mordere .
Eccitati come animali sulla preda mordevano , da dietro morse da chi tentava di incularle , di fronte da chi le voleva penetrare .
Fu un supplizio per le due sentirsi sbranare .
Sentivano i morsi dovunque , il grassone alto e dalla faccia da orco era il più sadico e pericoloso del gruppo perché si concentrava sui loro visi e sui loro colli fino a farle soffocare , gli mordeva le orecchie , il naso , le labbra .
Vedendosi perse , distrutte da dolori lancinanti alla figa e all'ano e a tutto il resto del corpo
le due Donne appese come dei salami urlarono pietà .
Intervenne il capitano che sapendo che se quei forsennati sarebbero andati avanti avrebbero strappato loro le carni ordinò ai collaboratori della dottoressa di fermarli , di staccare i degenti dalle prigioniere e di legarli alle catene che erano sparse un po' ovunque in quella stanza ,.
Con forza e bastonate Claus e Albert riuscirono a staccare da quei corpi martoriati i degenti e con l'aiuto di Helga e Helena a imprigionarli alle catene .
Quello coi tronconi di braccio e i due nani furono messi in una gabbia di ferro poi quando tutto fu sistemato il capitano andò di nuovo dalla madre delle due ragazze e ancora col taccuino in mano gli si avvicinò al viso , glielo picchiettò un paio di volte sulla faccia poi le disse : io sono pronto , e tu .
Il banchiere Zimmerman , il conte weber , il rettore Huber , il colonello Steiner e cosi via , quella Donna confessò anche quello che non sapeva , non voleva che tutto ricominciasse .
Bene ora liberatele e mettetele in cella , disse quell'Uomo abbastanza soddisfatto da come erano andate le cose , andare oltre sarebbe stato come rovinarle .
Come stracci furono riportate nelle loro celle e buttate dentro senza essere legate .
Il compito del capitano era finito per il momento , ora doveva controllare la veridicità di quei nomi , si trattenne ancora qualche minuto in ufficio con la dottoressa poi se ne andò .
A presentarsi poco dopo alla porta dell'ufficio di Hessa furono le due infermiere che le chiesero cosa fare dei degenti .
Fategli passare l'effetto della droga poi riportateli nel loro reparto e dite a Claus e ad Albert di fare la guardia alla porta , non vorrei che domani ci trovassimo un cadavere cannibalizzato in ospedale .
I due gobbetti li voglio nella mia stanza , gli faccio passare io la voglia .
Le due infermiere salirono di nuovo nella stanza di riflessione e riferirono ai due colleghi gli ordini della dottoressa poi liberarono i due piccoli Uomini con la gobba e con le mani legate dietro alla schiena gestiti dalla grassa Helga furono portati nella stanza personale della dottoressa Hessa che mezza nuda li attendeva sul letto .
Ora andate ! disse la Donna alle due infermiere .
L'idea di usarli come amanti gli venne quando li scelse , la sua libidine interiore era fatta così , poche avventure se non estreme .
In pieno effetto col cazzo ritto come un bastone i due si buttarono sul letto , uno le salì seduto sulle tette cercando un contatto , l'altro in mezzo alle sue gambe aperte alla ricerca della sua figa .
Se li sentiva sopra come forsennati quella Donna , la sua perversa scelta stava dando i suoi frutti .
Quello che gli era in mezzo alle gambe entrando in lei dopo pochi colpi gli esplose dentro facendola impazzire , il secondo seduto sulle sue tette col cazzo in tiro di dimensioni notevoli a non più di una ventina di centimetri dalle labbra con l'aiuto delle sue dita nervose che lo accarezzavano in una sega gli schizzò in faccia .
Lei mise passivamente il suo corpo a loro disposizione facendosi possedere più volte e loro alternandosi in lei la montarono col cazzo che non perdeva ne consistenza ne voglia per parecchie volte regalando a quella Donna orgasmo su orgasmo , poi quando Hessa ritenne che fosse stato abbastanza li spinse con cattiveria giù dal letto facendoli cadere , si alzò prese il frustino fra i denti e li legò al termosifone come cani da guardia .
Esausta coi suoi cani a cuccia ora più tranquilli e si addormentò .
fine quarto capitolo
noni e personaggi di fantasia
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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